Quando gli ingegneri hanno risolto parte del problema dell’inquinamento acustico con la creazione di motori silenziosi, è risultata evidente un’altra grave fonte di inquinamento acustico: i pneumatici. Negli ultimi tempi anche le case produttrici di pneumatici si sono impegnate e hanno creato profili che scivolano sull’asfalto in modo molto più silenzioso.
Ma ecco la ciliegina sulla torta: i pneumatici silenziosi, incontrando minore resistenza al rotolamento, aiutano a ridurre il consumo di benzina. Questi pneumatici a bassa rumorosità vengono anche detti verdi o pneumatici energy. Un buon pneumatico silenzioso può dimezzare l’inquinamento acustico automobilistico, abbassandolo di 4 decibel, e ridurre la resistenza al rotolamento fino al 30%. Quest’ultimo fattore significa che la scelta del pneumatico giusto consente di ottenere un risparmio del 5 o dell’8%, in condizioni di guida favorevoli. Guardando le specifiche tecniche, potrete riconoscere i pneumatici silenziosi dal coefficiente di resistenza al rotolamento contrassegnato dalla sigla Cr, pendant del meglio conosciuto coefficiente Cx, che indica la resistenza aerodinamica e impone a tutte le auto la forma ovale. In Germania, per ottenere il marchio Blauer Engel i produttori devono dotare i propri pneumatici estivi di un coefficiente Cr fino a 1,10 (%) e i pneumatici invernali di un Cr fino a 1,20 (%). Fortunatamente, dopo una lunga fase di progettazione, ora sono disponibili anche pneumatici invernali silenziosi e parsimoniosi. Ad ogni modo i pneumatici silenziosi rispettano gli standard diffusi in fatto di sicurezza.
Lo sapevate
Già a partire da 35 a 40 chilometri all’ora circa (in quarta) i rumori dei pneumatici a contatto col manto stradale coprono quelli del motore.
A una velocità di 20 chilometri all’ora, la resistenza al rotolamento rappresenta il 100% della resistenza esercitata su un’auto, a 50 chilometri all’ora rappresenta il 75% e a 120 chilometri all’ora oltre il 30%.
Circa un terzo dei pneumatici presenti sul mercato è conforme ai parametri di un pneumatico silenzioso e potrebbe essere insignito del marchio tedesco Blauer Engel.
Solo per merito dei pneumatici verdi, una nota automobile di piccola cilindrata arriva a consumare 2,99 litri di carburante ogni 100 chilometri. Con i pneumatici tradizionali i consumi come anche le emissioni di CO, annullano la convenienza dettata dalle agevolazioni fiscali concesse per il suo acquisto.
Un’auto dotata di pneumatici tradizionali produce lo stesso livello di rumore di due auto munite di pneumatici silenziosi.
Consigli
Cercate i pneumatici migliori per il vostro veicolo. Tra i diversi tipi di pneumatici silenziosi esistono ancora differenze sostanziali, che possono determinare scarti di un quarto sul consumo di benzina per 100 chilometri. Quando acquistate dei nuovi pneumatici chiedete qual è il coefficiente Cr. Un ottimo livello per i pneumatici invernali è 1,07 Cr (%), per i pneumatici estivi addirittura 0,98 Cr (%). Ovviamente per i pneumatici silenziosi vale lo stesso principio dei modelli tradizionali: gonfiateli sempre in modo corretto, attenetevi al livello di pressione massima consigliato per il veicolo a pieno carico.
In conclusione
Poiché la resistenza diminuisce all’aumentare della velocità, con i pneumatici silenziosi risparmiate di più alle basse che alle alte velocità: fino all’8% nel traffico urbano, circa il 5% nelle aree rurali e circa il 3% in autostrada. Se all’anno percorrete 15.000 chilometri, e ogni 100 consumate 8 litri di carburante, già solo con i pneumatici silenziosi riuscirete a ridurre di 65-80 euro i costi per la benzina. I pneumatici a bassa rumorosità generalmente costano come quelli tradizionali. A seconda delle dimensioni, i prezzi per i modelli più economici oscillano tra i 40 e i 55 euro. I pneumatici migliori sono i più costosi, ma la regola della proporzione diretta qualità-prezzo non sempre è valida: test dimostrano che il prezzo in questi casi non è indicativo del livello di qualità.